Il calcio italiano è ripartito e quasi non sembra vero dopo questi lunghi mesi di stop a causa dell’emergenza coronavirus. Si è ripartiti questa sera alle ore 21 con la prima semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan in un Allianz Stadium deserto, essendo ancora vietata la presenza di pubblico agli eventi sportivi.
Sia la Juventus sia il Milan, già prima dell’inizio del match, durante il riscaldamento, hanno voluto manifestare la propria solidarietà alla causa della lotta contro il razzismo, sempre più di attualità in questi giorni che seguono la morte dell’afroamericano George Floyd per mano di un poliziotto. I rossoneri si sono presentati in campo con una maglia di allenamento con su scritto “Black Lives Matter”, i bianconeri hanno fatto lo stesso ma con la scritta “No racism”.
Silence is not an option: say no to racism!
Il silenzio non è un’opzione: no al razzismo!#BlackLivesMatter pic.twitter.com/WKXC08i8wT— AC Milan (@acmilan) June 12, 2020
Anywhere, Anytime: NO TO RACISM.
https://t.co/PYBnaOIUX2
#ColourWhatColour #NoRacism #BlackLivesMatter #JuveMilan pic.twitter.com/SQ2D9yxJ4t— JuventusFC (@juventusfc) June 12, 2020
Sulla maglia da gare, invece, il Milan ha fatto mettere la scritta “Andrà tutto bene” dedicata agli operatori sanitari italiani che lottano in prima linea contro la Covid-19. Come quelle di allenamento, anche le maglie indossate durante la partita andranno all’asta e il ricavato andrà alla Fondazione Milan che nei giorni scorsi ha donato 650mila euro da utilizzare per la distribuzione di generi alimentari promossa dal Comune di Milano per le famiglie più deboli della metropoli meneghina.
“Everything will be alright”
Our special shirts dedicated to the frontline medical workers in Italy
Andrà tutto bene
Le nostre maglie dedicate agli operatori sanitari italiani in prima linea #SempreMilan #JuveMilan pic.twitter.com/ikzxtdCTQd— AC Milan (@acmilan) June 12, 2020
Prima del fischio di inizio Juventus e Milan hanno omaggiato tutto il personale sanitario che è impegnato nella lotta al coronavirus. Sul campo erano presenti anche un medico, un’infermiera e un’operatrice socio-sanitaria. Un minuto molto emozionante è stato dedicato a loro, agli eroi di questa particolare “guerra”, e ovviamente anche a tutte le vittime.
Tutti i giocatori in panchina e lo staff hanno indossato le mascherine, mentre i titolari sono entrati in campo a scaglioni.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG